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Chi siamo

SOS Razzismo / Chi siamo

01La nostra storia

Combattere le discriminazioni legate alla razza, all’origine, alla cultura e alla fede religiosa, così come contrastare ogni forma di xenofobia e di violenza contro immigrati e portatori di “diversità”. Queste motivazioni, oggi più urgenti che mai, hanno reso necessario – il 7 ottobre 1989 – l’evento che ha coinciso con la prima grande manifestazione contro il razzismo nel nostro Paese: la nascita di SOS RAZZISMO ITALIA.

L’Associazione, nata a Parigi nei primi anni del 1900 e diventata simbolo dell’antirazzismo europeo nel 1985 con il movimento internazionale SOS RACISME, si è distinta in Francia per la capacità di mobilitare migliaia di giovani attraverso manifestazioni, marce e concerti.

In Italia, SOS Razzismo è composta da personalità, operatori sociali, cittadini italiani e stranieri impegnati a sostenere i valori della solidarietà come base del progresso e della convivenza civile. Il suo obiettivo è coinvolgere e mobilitare chiunque voglia collaborare contro il razzismo e ogni forma di discriminazione, attraverso prevenzione, informazione e denuncia, intervenendo su ogni aspetto della presenza degli stranieri in Italia.

Oggi, l’Associazione ha ampliato il proprio campo d’azione per affrontare anche le nuove forme di discriminazione che emergono nella nostra società contemporanea, legate non solo all’etnia, ma anche al genere, all’orientamento sessuale, alla disabilità, all’inclusione socio-economica, fino ad arrivare alle discriminazioni ambientali e digitali. Accanto ai soci fondatori e ai membri operativi, numerose figure del mondo della cultura, delle istituzioni, dello spettacolo e dello sport hanno aderito come membri onorari, contribuendo a rafforzare l’impatto e l’efficacia del nostro operato.

02Motivazioni ed intenti

Da qualche anno, ormai, in Italia la “questione razziale” ha superato, in parte, gli aspetti tradizionali del regionalismo (comunemente denominato razzismo interno) e si è indirizzata specificamente verso popolazioni di provenienza extranazionale, dando vita ad un razzismo più sottile e, per questo, più pericoloso, in quanto opera a livello culturale, basando il proprio messaggio sulla difesa del nazionalismo.

Sia l’aggiramento motivazionale (rappresentato dal pericolo delle culture straniere importate tendenti a determinare la scomparsa dell’identità nazionale), sia l’attuale recrudescenza rappresentano il sintomo di un diffuso malessere, di una patologia su cui si deve intervenire.

Dalla necessità, quindi, di operare intorno alla problematica, in toni positivi, cercando di raccogliere la diffusa volontà di partecipazione, è nata la volontà di dare vita ad una associazione di massa aperta a tutti, che opera dall’ottobre del 1989 a livello nazionale.

La vasta e dettagliata conoscenza del fenomeno internazionale, legata ad SOS Racisme, resa patrimonio comune, ci offre, così, l’opportunità non solo di un confronto e di un interscambio europeo ma la possibilità di contrarre i tempi e limitare gli errori.

03Obiettivi e azioni

La nostra Associazione si propone di promuovere la piena integrazione dei cittadini stranieri nella comunità nazionale, garantire la piena inclusione dei soggetti vulnerabili, e creare condizioni di equità e pari opportunità per tutti, contrastando ogni forma di discriminazione o disuguaglianza sociale. Lavoriamo per costruire una società più coesa e inclusiva, in cui ciascuno possa essere valorizzato e partecipare attivamente, indipendentemente dalle differenze di origine, genere o condizione.

Il nostro impegno non si limita alla discriminazione esplicita, ma si estende anche alle forme indirette di discriminazione, spesso celate nelle norme e nelle leggi, e talvolta persino sostenute a livello istituzionale. Queste forme sottili di disuguaglianza sono altrettanto dannose e devono essere riconosciute e contrastate con lo stesso vigore delle manifestazioni più evidenti di intolleranza. Il nostro obiettivo è garantire una società inclusiva, in cui le barriere dettate dal pregiudizio vengano abbattute, e ogni individuo, soprattutto quelli vulnerabili, possa essere pienamente integrato e rispettato.

Operiamo su più fronti: nelle scuole, considerandole un terreno cruciale per formare le nuove generazioni, attraverso attività di sensibilizzazione che mirano a educare i giovani al rispetto delle differenze e a combattere stereotipi veicolati anche attraverso i libri di testo.

Inoltre, lavoriamo all’interno dei luoghi di lavoro e nei comitati di quartiere, promuovendo una maggiore consapevolezza e costruendo una base di resistenza contro le forme istituzionalizzate di discriminazione. Crediamo fermamente che le tensioni sociali e le contraddizioni interne alla nostra società non debbano alimentare una “guerra tra poveri”, ma piuttosto essere affrontate con una maggiore equità e giustizia sociale.

Il nostro impegno è quello di creare una società in cui ogni forma di intolleranza – che essa si manifesti a livello razziale, di genere, etnico, culturale o economico – sia riconosciuta e combattuta, offrendo gli strumenti per superare le disuguaglianze che ancora persistono.

Proprio con l’obbiettivo di arginare una eventuale popolarizzazione del razzismo, volta a contaminare e indebolire, in primo luogo, il tradizionale solidarismo, proprio delle classi sfruttate, l’Associazione svolge il suo ruolo di conoscenza e sensibilizzazione all’interno dei posti di lavoro, dei comitati di quartiere dove poter costituire la base dello sviluppo e dell’efficacia delle forme istituzionali ed organizzate dell’antirazzismo.

Siamo, infatti, convinti che il razzismo non sia sempre un prodotto ideologico di culture aberranti, ma tragga la propria forza dalle tensioni sociali e dalle contraddizioni, anche all’interno della società, producendo una sorta di guerra tra poveri e la ghettizzazione dei più deboli, relegandoli in una classe di serie b, con meno diritti e meno dignità.

Indispensabili riteniamo, altresì, continue iniziative partecipative nei confronti con la Polizia di Stato e dei funzionari di Enti Pubblici in genere, che rappresentano per gli stranieri il primo, e spesso non facile, contatto con le istituzioni italiane.

Vedere la lotta al pregiudizio esclusivamente come una battaglia sul terreno della conoscenza, risente di una impostazione forse troppo intellettualistica. Pensiamo sia più efficace, avendo lo scopo di raggiungere la massa dell’opinione pubblica, contrastare gli stereotipi negativi, anche con un battage multimediale di “Immagini positive”, con progetti mirati sui territori interessati. Unitamente ad azioni di inclusioni socio – culturali sul campo, attraverso le azioni di scambio di saperi interculturali della nostra Banca del tempo Multiculturale.

Per realizzare in maniera capillare questo progetto stiamo tessendo una rete di comitati territoriali ed associazioni regionali, sotto la nostra sigla o utilizzando, dove è possibile, quelle già costituite ed attive sul territorio. Ciò, infatti, offre uno strumento di partecipazione alla portata anche di chi vive lontano dalle grandi città. La sede nazionale funziona come agenzia di servizi per le realtà periferiche, fornendo notizie e dati, di più facile reperimento. Attraverso una co-progettazione sul campo cerchiamo di coinvolgere attivamente le nostre strutture territoriali ed i relativi rappresentanti di base, affinché si produca una reale sinergia inclusiva.

Abbiamo fatto appello e coinvolto personalità del mondo istituzionale, scientifico, della cultura, della politica, dello spettacolo, dello sport, affinché diano forza a questo movimento. Sollecitiamo continuamente collaborazione a tutte le forze politiche e sindacali nonché contributi a livello personale.

SOS Razzismo Italia svolge anche una azione legale costituendosi parte civile, in difesa delle vittime di episodi di intolleranza razziale e, porterà, all’occorrenza, le vertenze davanti all’Alta Corte di Strasburgo. È nostro intento far applicare la legge che punisce la discriminazione razziale e le leggi vigenti in materia migratoria, per migliorare la tutela dei diritti, nell’interesse di tutti i cittadini.

È fra i compiti dell’Associazione esercitare un’attenta vigilanza nei confronti dei mass media ed intervenire a mezzo dichiarazione, o fisicamente, ogni qualvolta i diritti di cittadini non saranno rispettati.

Unisciti a noi per abbattere le barriere: dona ora e sostieni la lotta contro il razzismo!