…quando entravo in ufficio. al quinto piano dell’elegante stabile di via XX settembre in Roma, sempre in ritardo sulla tabella di marcia, il primo “sentito” saluto era quello destinato a Giovanna. Una ragazza empatica, sorridente con gli occhi chiari come il suo cielo di montagna. La sua grazia, la sua gentilezza, la sua accogliente ironia era sempre lì ad attendermi…
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