IN TEMPO REALE INCONTRO n° 14

20 07 21

Il tempo della vacanza ha dentro di sé un posticino per il tempo del treno che corre sempre più veloce; sia il tempo che il treno. La scrittrice e biblista Rosanna Virgili ha così scritto sul quotidiano cattolico L’Avvenire:
“La tecnologia crea treni sempre più veloci e silenziosi. E dentro le carrozze sembra di stare in un mondo artificiale. Spaziale, separato dall’altro, quello vero. Ormai distanti dall’essere potenziali fiaccole dell’anarchia com’era la locomotiva di Guccini. Ed ecco il lato emozionale che i nostalgici rivendicano delle vecchie, placide, ferrovie locali, narrate da Cassola, dove Dino poteva osservare gli orti e i bucati stesi di quel treno che veniva dal Sud – che cantava Sergio Endrigo – dove Marie aveva “labbra di corallo e gli occhi grandi così”? Convogli di migranti domestici che andavano a scordare il sole, il mare e gli ulivi, per il Nord dove di buono, però, c’è il pane caldo”.
Chissà se anche uno dei tormentoni dell’estate, la canzone di Fedez-Achille Lauro-Orietta Berti avrà un impatto emozionale nei nostalgici futuri!