..”non come docente, non come politica,  bensì nella qualità di testimone, in quanto, nata ebrea”  Franca Coen Vicepresidente  “Religions for Peace Italia” Coordinatrice “Donne in dialogo”

Gli italiani migranti erano uomini che migravano principalmente in Europa ( a parte le balie della Ciociaria ), oggi noi abbiamo immigrate specialmente donne che provengono da Europa dell’est o paesi orientali e che si impegnano per il ricongiungimento familiare o per mantenere la famiglia nel paese di origine riuscendo a costruire un patrimonio che permette loro di ritornare in patria con una pensione e comunque con la prospettiva di una tranquilla vecchiaia.

“Vivere il pregiudizio, conoscerlo per andare oltre” titolo di questo convegno che dura più giorni  e mai come oggi attuale con il povero popolo curdo perseguitato (Hevrin Khalaf  lapidata), l’attacco alla sinagoga di Halle.

Io sento di essere stata invitata oggi a parlare a dei giovani non come docente, non come politica,  bensì nella qualità di testimone, in quanto, nata ebrea in Italia da cittadini italiani da secoli.  Nata l’anno prima della emanazione delle Leggi razziali, a seguito delle quali a cittadini italiani che avevano combattuto con onore  nelle guerre di indipendenza e dove gli ebrei occupavano ruoli di rilievo,in vari campi, (giuridico Ludovico Mortara ministro di Grazia e Giustizia, Enrico Nathan Sindaco di Roma …) , veniva tolta la cittadinanza, il lavoro .. .

Sul mio certificato di nascita è scritto “di razza ebraica” Infatti il 5 settembre 1938 il re d’Italia Vittorio Emanuele III  firmava il regio decreto legge “ Il manifesto della razza” ,  annullando i diritti di uguaglianza che Carlo Alberto di Savoia suo antenato aveva garantito nel 1848.

Come sapete ,il peggio è avvenuto dopo l’8 settembre 1943 con l’armistizio che rendeva pubblico l’accordo con le forze alleate di non belligeranza,  l’Italia cadde in mano alle forze tedesche che la occuparono per intero sostituendosi alle autorità italiane è necessaria la fuga sotto falso nome.

Non preoccupatevi non intendo fare necrologi anche se in quel periodo la mia famiglia ha avuto tante perdite , ma oggi è il 16 ottobre e non posso fare a meno di ricordare la razzia del 16 ottobre 1943 a Roma : tot. Deportati 1022, Maschi 419, Femmine 603, Minori di 15 anni 274, Ritornati 15 uomini 1 sola donna e nessun bambino.

Ritorniamo alla mia testimonianza : a 6 anni ho una duplice personalità .

Io Franca onesta come il mio nome, dovevo imparare a mentire .       Eckert per mamma e papà ma Feltre ( il cognome falso) per tutti gli altri (anche per il parroco del paese) ebrea e cristiana “Shemà Israel “e “Ave Maria”, ma io sapevo che l’una e l’altra me stessa erano ugualmente buone, ubbidienti, franche.

Combinazione, destino  o per esperienza avuta … è successo che nella vita abbia insegnato nelle classi differenziali, abbia diretto un orfanotrofio , sia attiva nelle attività inter-fede, ed eletta Consigliere al Comune di Roma nel 2001 io  abbia avuto la nomina alle Politiche della Multietnicità e alla Inter-cultura dall’allora sindaco Veltroni.

Ora si parla tanto di immigrazione quanti stranieri entrano nel nostro paese quante barche , quanti barchini ma non si parla mai di integrazione: poco è cambiato nei programmi scolastici, ancora meno nell’insegnamento dell’italiano, … nelle Intese con lo Stato da parte delle varie confessioni religiose.. .

Tanti sono state iniziative e programmi portati avanti nei sette anni al Comune di Roma quale delegata del Sindaco alle Politiche della Multietnicità e inter-cultura , ufficio chiuso subito dall’amministrazione successiva senza nessuna sostituzione: Consulta delle Religioni, Consulta per la libertà di Pensiero e la laicità delle istituzioni, Consiglieri aggiunti

Concludo con questa esperienza legata alla nomina dei consiglieri aggiunti, afferma  la Coen,  che l’allora sindaco Walter Veltroni ebbe l’intenzione, insieme alla giunta di far eleggere, come scrive sul suo libro “Roma”.   Consiglieri Aggiunti, rappresentanti degli stranieri nelle istituzioni cittadine della capitale: quattro in Consiglio Comunale , diciannove nei Consigli dei Municipi ed era il marzo del  2004.

I Consiglieri Aggiunti, scelti dagli immigrati residenti a Roma (o che a Roma vivevano per lavoro o studio), in base allo Statuto del Comune avevano funzioni consultive ma potevano proporre delibere, ordini del giorno e mozioni.

“Un grande arricchimento per la vita amministrativa di Roma, uno dei meccanismi più importanti di integrazione”, sottolineava  il sindaco Veltroni,  ripercorrendo l’esperienza biennale dei primi Consiglieri Aggiunti. Ora, con le nuove elezioni, si gettano le premesse per ampliare e rafforzare la presenza dei rappresentanti stranieri nelle istituzioni cittadine”.

Sono trascorsi 19 anni ma di  politiche di integrazione  oggi non si parla! Affidiamo a voi ragazzi la realtà multiculturale di domani, conclude  la coordinatrice delle “Donne in Dialogo” e vice presidente delle ”Religions for Peace in Italia”.