Un 21 marzo 2012 di lotta contro Razzismo ed Antisemitismo,  quello di SOS Razzismo in Italia

 

Una lista di “proscrizione”, contenente i nomi di 163 professori di  26 atenei italiani, comparsa sul sito di ispirazione neonazista ‘Holywar’. La stessa  fa seguito ad un’altra pubblicazione  apparsa  qualche mese fa su “ Stormfront”. Elenchi che  riportano nomi di filosofi, giuristi, letterati definiti devoti collaboratori dell’intelligence di Israele. Ma anche  scrittori, direttori di giornali, deputati  ed esponenti della comunità ebraica,  accusati  di essere complici di Israele.

Una vera e propria istigazione all’odio antisemita  che  echeggia sinistramente  nel nostro Paese e che richiama fortemente al grave, atroce, cruento  fatto accaduto a Tolosa, in Francia,  nei confronti della comunità ebraica ma non solo.

Antisemitismo,  razzismo, fondamentalismo che sembrano aver avvinghiato il nostro vecchio continente in un rigurgito razziale  senza precedente.

Per questo il 21 marzo scorso, 52° giornata mondiale  contro il  razzismo, indetta dall’ONU all’indomani della strage in Shaperville in Sudafrica,   ha registrato una forte partecipazione dei nostri antirazzisti nelle piazze  di molte città italiane, fra tutte Roma e  Palermo    dove insieme all’UNAR che   ha promosso  gli eventi , SOS RAZZISMO  ha  abbracciato simbolicamente  il Colosseo ed   il  teatro Massimo, una catena umana   di cittadini di diversa  nazionalità, età e  genere.

Nelle città di Roma e  Palermo sono state promosse anche  iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, a Trapani un incontro dibattito con  gli ospiti del  Centro di Accoglienza  richiedenti asilo ed a  Termini Imerese  attività antirazziste  presso la scuola Tisia D’Imera  ospiti  minori stranieri non accompagnati provenienti da varie comunità di accoglienza,  con i volontari del CESIE.

Ma anche un incontro all’estero con gli studenti italiani della University of Westminster di Londra, dove una nostra delegazione,  recatasi nella City,  ha  parlato con i  giovani cervelli in fuga,  desiderosi  di conoscere la  questione legata alla  continua  emigrazione giovanile  verso l’estero e i problemi di discriminazione  nel paese di accoglienza, parallelamente alla problematica  riguardante gli  atti di razzismo  riferiti all’uccisione dei due  lavoratori ambulanti senegalesi nella città di Firenze.