SOS Razzismo si rivolge ai candidati presidenti delle Regioni!

Una settimana fa SOS Razzismo Italia ha inviato una Lettera aperta ai Candidati Presidenti delle Regioni – indipendentemente dalla coalizione rappresentata – nella quale si chiedeva di condividere, promuovere e sostenere la battaglia dei diritti affinché le vittime di discriminazioni e di umiliazioni a causa del colore della pelle, della religione professata, del sesso, della provenienza, non restino isolate. E’ stato proposto di sottoscrivere il manifesto al quale hanno aderito ad oggi 4.630 cittadini (www.nontoccareilmioamico.net) e di dichiarare apertamente, nel proprio programma elettorale, la propria politica antirazzista, per prendere posizione contro la politica del degrado e del qualunquismo.

Delle tredici regioni interessate solo cinque hanno risposto all’appello: la Puglia con Nichi Vendola (PD), la Campania con Vincenzo De Luca (PD), l’Umbria con Catiuscia Marini (PD) e Fiammetta Modena (PDL) e la Toscana con Francesco Bosi (UDC), la Liguria con  Claudio Burlando (PD).

Sos Razzismo si rammarica per le mancate adesioni e ringrazia i cinque candidati presidenti firmatari, riportando le parole di chi ha condiviso pienamente lo spirito che anima il suo impegno sociale e la ricerca di una società realmente interculturale:

 “aderisco con convinzione all’appello di SOS Razzismo Italia, non solo perché ne condivido profondamente le ragioni e gli obbiettivi, ma anche perché credo sia giusto che coloro i quali si candidano alla guida della pubblica amministrazione, della Regione Umbria nel mio caso, siano chiari sui valori e sui principi che guideranno la loro azione di Governo. La lotta contro ogni forma di razzismo è un principio sul quale non possono esserci ambiguità o reticenze, soprattutto di fronte alla necessità di governare un fenomeno complesso come quello dell’immigrazione, che ci chiama a dare nuove risposte al bisogno di integrazione e di diritti dei nuovi cittadini, in particolare alle seconde e terze generazioni, dalla cui possibilità di essere cittadini consapevoli e di avere reali opportunità di mobilità sociale dipende il futuro di tutta la nostra comunità”.

 

A Catiuscia Marini e agli altri candidati che hanno aderito va, pertanto, il più sentito augurio di felice traguardo nella convinzione che la loro sensibilità ad un tema importante dal punto di vista politico e sociale possa rappresentare, per tutti, una positiva differenza in termini di qualità di convivenza civile per il nostro Paese, già terra di culture “altre“.

 

 

Roma, 26 marzo 2010