“I ragazzi della Via Pal “ di Ferenc Molnar narra le avventura di due bande rivali di giovani che si combattono tra loro.Sono tutti colonnelli e generali.Uno solo è soldato semplice, Nemecsek, il più sensibile di tutti i ragazzi, che diverse volte viene buttato nel laghetto dell’orto botanico per punizione per le sue battaglie compiute con abnegazione e con una goffa onestà.

E’ un po’ l’immagine di uomini e donne che dentro grandi organizzazioni sociali e istituzionali si interessano “disinteressatamente” degli immigrati.

Sensibilità, abnegazione, onestà sono i sentimenti con cui impegnarsi per i diritti degli immigrati.

Quelli veri : del lavoro, della casa, della cittadinanza. Ancor più quando chi invece , questa immensa crisi economica,  che colpirà maggiormente i più deboli , la nasconde con l’abilissima arte di inventarsi una emergenza al giorno : la clandestinità, gli stupri, le ronde, le intercettazioni telefoniche, il testamento biologico.

Chi usa il cinismo, il tornaconto personale, l’imbroglio

Sulla pelle di noi povera gente.

di Alberto Sera