“Abitare la diversità” un crogiolo di arti e culture interscambiate per rendere più ricchi i nostri vissuti

 

 “Abitare la diversità” nasce dal bisogno di contaminazione culturale, di aggregazione, esternazione delle culture ospiti con l’intento di abbattere stereotipi, pregiudizi e forme di discriminazioni della nostra società di accoglienza. Abitare la diversità per viverla attivamente con i suoi protagonisti. Partendo dall’assunto che solo la conoscenza può rendere arricchente la diversità, abbiamo ipotizzato una serie di azioni pilota per contrastare discriminazioni e pregiudizi.

Il 25 e 26  settembre 2020, SOS Razzismo Italia, con il contributo e il patrocinio dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali),  nell’ambito del bando  legato alla settimana antirazzista a cavallo del 21 marzo  scorso,  in partenariato con la Scuola Permanente dell’Abitare e  con il patrocinio morale del Comune di Montalcino, è stata  ospitata, nello splendido complesso di OCRA, nel cuore di Montalcino,   l’iniziativa “Abitare la diversità”; un progetto di sensibilizzazione e di integrazione che si sviluppa a partire da “Non ho paura dell’uomo nero”, programma di eventi risalente a novembre 2018 che ha visto  coinvolte le due associazioni.

Le riflessioni si sono aperte il venerdì 25 settembre con l’inaugurazione della mostra Migrazioni al femminile. Balie italiane e colf straniere.

Migrazioni al femminile. Balie italiane e colf straniere. Quali donne emigrarono nel passato e quali donne emigrano oggi? E una volta arrivate, verso quali occupazioni si orientano? A questi e a tanti altri interrogativi la mostra intende rispondere. La mostra unisce molti percorsi interdisciplinari e fornisce spunti di riflessione utili per un impegno politico e civile contro l’intolleranza xenofoba e il razzismo. In mostra trenta pannelli che ripercorrono storicamente il vissuto di donne italiane e delle donne straniere che prestano cura nel nostro Paese. La presentazione è stata presieduta da Francesca Scalzo, psicoterapeuta transculturale che ha  approfondito il valore della foto come  documento non solo storico ma di vissuti psicologici
Vestire i panni degli altri. Laboratorio a cura della psicologa Angelica Maoddi, esperta in didattica interculturale,  con coinvolgimento dei ragazzi stranieri, richiedenti asilo, dei ragazzi della scuola nel bosco di Montalcino,  all’interno della tavola rotonda “Abitare la diversità” ha presentato le sua attività didattiche anche a distanza. Stimolanti le slide che racchiudono un percorso interculturale originale ed accattivante per la  giovani generazioni.

Il laboratorio musicale, con la guida del maestro Vincenzo Greco, ha coinvolto ed offerto  ai partecipanti quel linguaggio universale legato ai singoli vissuti, in patria e nel paese di accoglienza. La partecipazione di adulti e minori di nazionalità diverse, si sono unite in un percorso di condivisione di valori e diritti, anche attraverso la realizzazione di un laboratorio di performance corali e soliste. Diversi generi musicali che hanno trovato  una realizzazione in un piccolo saggio musicale la sera del 25 settembre.

Laboratorio di pittura è  un metodo per aiutare a ricordare a dipingere e a creare arte, legato soprattutto al vissuto di chi migra.Il laboratorio  di pittura creativa “Vedic Art” della pittrice Christine Persson, aperto ad adulti e minori, si è assunto quale obiettivo specifico quello di  connettersi con la natura dell’esistenza per  capire da dove veniamo e dove stiamo andando. Molti i bambini ma altrettanto numerosi gli adulti di ogni nazionalità che hanno voluto sperimentare questo percorso, un vissuto da esternare e condividere.

“Laboratorio di Terra Cruda” con l’artista danese Rekke Munkholm Laursen che attraverso una rappresentazione teatrale iniziale ha annunciato l’interazione con tutto il corpo.  Un contatto primordiale con la terra,  fatta di tatto ed olfatto,  dove i bambini di tutte le nazionalità , unitamente ad adulti, hanno potuto esprimere  vicinanza e creatività.

BistrOCRA. I ragazzi richiedenti asilo, già attivi nel laboratorio cucina, hanno realizzato piatti etnici e toscani per i partecipanti con l’obiettivo di esternare le tradizioni culinarie africane alternandoli a piatti tipici toscani, quest’ultimi piatti creati con il contributo attivo di giovani ristoratori locali, presso la Locanda Demetra & Montalcino CooKing School. Molto apprezzati gli assaggi da parte di tutti i responsabili dei laboratori e dei ragazzi,  nella cornice  del chiostro, dove  è stata possibile la degustazione.

La tavola rotonda conclusiva  coordinata da SOS Razzismo ha messo in evidenza nuovi e vecchi volti del razzismo,  sottolineando  come  l’attenzione, la sensibilizzazione e la formazione  devono marciare sempre e costantemente,  mettendo in risalto positivamente le differenze. Commovente  la lettera struggente scritta per Willy dalla madre e  letta da Angela Scalzo che ha aperto l’incontro-dibattito del 26 settembre.  “Finalmente”, asserisce in una nota, l’avvocato Massimiliano Madio,   che supporta la difesa  di parte civile di SOS nel caso del brutale assassinio di  Willy Monteiro Duarte,(…)”anche il codice penale italiano prevede un aggravante di tipo speciale che tutela i soggetti ad etnie vessate e, pertanto, l’autore del reato, quando condannato, grazie a questa aggravante vedrà la sua pena anche raddoppiarsi ”. Interessante il tema “Diversità, distanza, disuguaglianza” della sociologa Livia de Tommasi  che con i suoi documenti orali e visivi ci ha offerto uno spaccato interessante  legato alle differenze sociali in Brasile esasperate dalla pandemia.  Mentre la proiezione, opera video”Migrations” di Franca Marini,  sul tema “diritti umani e covid”, presentata  dell’artista ne ha evidenziato magistralmente la correlazione. “Se La fotografia, afferma la Scalzo, restituisce in modo completo la ricostruzione storica ,antropologica e sociale del fenomeno immigratorio femminile, la fotografia può dimostrare il mondo  e il suo mutare.” Importante  la testimonianza  dell’ex direttrice dell’Isgrec, Luciana Rocchi,  dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, da lei fondato nel 1992. Ben 22 anni di attività sul territorio che ha socializzato con i partecipanti regalando momenti di impegno partecipativo in un momento  critico, carico di incognite sul futuro. Una esternazione di gratitudine è stata offerta, infine, da Ibrahima Diao, rappresentante della comunità senegalese di Montalcino  che ha evidenziato il bisogno di  momenti di confronto pubblico più frequenti. Momenti di confronto fortemente voluti ed auspicati dall’architetto Edoardo Milesi, presidente della prestigiosa “ Scuola Permanente dell’Abitare” che in maniera sinergica  e  coinvolgente  ha annunciato un incremento di  eventi interculturali  in collaborazione con l’Associazione SOS Razzismo .

Ma alla riuscita  dell’iniziativa hanno contribuito in maniera incisiva tutto lo staff della Scuola Permanente dell’Abitare coordinate da Viola Grassenis, suo  addetto stampa,  che è riuscita a coinvolgere  gli attori  locali in un meraviglioso alternarsi di impegno interculturale.

Lo Staff di SOS Razzismo ha partecipato con il proprio bagaglio personale e territoriale  all’ evento attraverso l’impegno e la presenza di Fabio Boscagli, presidente di SOS Razzismo Roma e Lazio, il giornalista Marco Favale, le insegnanti Fabiola Passera e Rita Sammarco,  Francesco Greco  di SOS Razzismo Calabria, Sergio Marino e Amelia Sestito  due docenti impegnati contro il bullismo e per la multiculturalità ad Empoli, Nezha Ouark mediatrice culturale presso la città Metropolitana di Roma Capitale.

Tutti i docenti ed i bambini della Scuola nel bosco di Montalcino, la Comunità  Senegalese e la comunità tunisina di Montalcino, Luciana  Rocchi dell’ archivio storico  dell’ANPI di Grasseto. Gli esperti dell’Associazione  Welcom refugis di Siena, hanno partecipato attivamente ai laboratori promossi ed alla tavola rotonda  arricchendone i contenuti.

Tutti coloro che hanno partecipato nelle due giornate un grazie di cuore , perché con la loro partecipazione attiva hanno reso unico l’evento.