Una lista di “proscrizione”, contenente i nomi di 163 professori di 26 atenei italiani, comparsa sul sito di ispirazione neonazista ‘Holywar’. La stessa fa seguito ad un’altra pubblicazione apparsa qualche mese fa su “ Stormfront”. Elenchi che riportano nomi di filosofi, giuristi, letterati definiti devoti collaboratori dell’intelligence di Israele. Ma anche scrittori, direttori di giornali, deputati ed esponenti della comunità ebraica, accusati di essere complici di Israele.
Una vera e propria istigazione all’odio antisemita che echeggia sinistramente nel nostro Paese e che richiama fortemente al grave, atroce, cruento fatto accaduto a Tolosa, in Francia, nei confronti della comunità ebraica ma non solo.
Antisemitismo, razzismo, fondamentalismo che sembrano aver avvinghiato il nostro vecchio continente in un rigurgito razziale senza precedente.
Per questo il 21 marzo scorso, 52° giornata mondiale contro il razzismo, indetta dall’ONU all’indomani della strage in Shaperville in Sudafrica, ha registrato una forte partecipazione dei nostri antirazzisti nelle piazze di molte città italiane, fra tutte Roma e Palermo dove insieme all’UNAR che ha promosso gli eventi , SOS RAZZISMO ha abbracciato simbolicamente il Colosseo ed il teatro Massimo, una catena umana di cittadini di diversa nazionalità, età e genere.
Nelle città di Roma e Palermo sono state promosse anche iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, a Trapani un incontro dibattito con gli ospiti del Centro di Accoglienza richiedenti asilo ed a Termini Imerese attività antirazziste presso la scuola Tisia D’Imera ospiti minori stranieri non accompagnati provenienti da varie comunità di accoglienza, con i volontari del CESIE.
Ma anche un incontro all’estero con gli studenti italiani della University of Westminster di Londra, dove una nostra delegazione, recatasi nella City, ha parlato con i giovani cervelli in fuga, desiderosi di conoscere la questione legata alla continua emigrazione giovanile verso l’estero e i problemi di discriminazione nel paese di accoglienza, parallelamente alla problematica riguardante gli atti di razzismo riferiti all’uccisione dei due lavoratori ambulanti senegalesi nella città di Firenze.