Per una primavera di diritti! campagna antirazzista: “non toccare il mio amico!”

 

 

Quando a scuola , durante gli incontri interculturali, i ragazzi, italiani e stranieri, mi chiedono  perché sulla mano, simbolo di SOS Razzismo, c’è scritto  “non toccare il mio amico”? Io gli rispondo che in effetti, oltre vent’anni fa, alla sua nascita in Italia a noi, gruppo promotore, ci sembrava inopportuno adottare il motto francese  “ touche pas a mon pote”, non toccare il mio amico, inteso come compagno di lotta, così decidemmo di rivolgerci agli italiani  incitandoli alla conoscenza ed all’amicizia verso “l’altro “.

Pur adottando il simbolo che unisce nel mondo la sigla SOS Razzismo, rappresentata dalla mano gialla aperta in segno di stop al razzismo, decidemmo di utilizzare il motto “stringi la mano ad un nuovo amico”. E gli italiani  accolsero bene, con interesse e partecipazione questa Associazione,  nata per prevenire le discriminazioni e promuovere l’incontro con le nuove culture.   Però, ben presto,  ai “razzismi interni”, fra Nord e Sud, si stavano sommando quelli verso le “culture altre”.

Tutti noi eravamo consci che non avremmo mai dovuto abbassare la guardia e con coerenza, abbiamo continuato a promuovere intercultura fra i giovani nelle scuole, diritti nei posti di lavoro, solidarietà e sensibilizzazione nelle periferie delle nostre grandi città. Ma questa nuova ondata di razzismi, avallata da rigide prese di posizione governative,  in merito soprattutto all’immigrazione,  scegliendo , appunto, l’immigrato quale   capro espiatorio, responsabile e causa di ogni disagio, ci ha obbligati a  riprendere in mano,  risolutamente, la battaglia  dei diritti.   Per rispondere a interrogativi  come questo:  quali sono le cause riconducibili a questa situazione?

Esse sono legate  all’ assenza di uno Stato di diritto, infatti buona parte della legislazione in materia di immigrazione è in contrasto   stridente con il dettato costituzionale  e con  i Diritti Umani.

Al disfacimento della società civile,  basti vedere come la globalizzazione e la crisi economica  hanno rappresentato un ottimo pretesto per ridefinire l’assetto sociale  e  istituzionale del Paese,  ponendo in secondo piano,  anzi in ultimo piano,  i valori della solidarietà.

Ad una perversa   sinergia tra Lega Nord e  Mafie, il razzismo viene, infatti,   alimentato e strumentalizzato per determinare e imporre scelte  autoritarie a livello politico e condizionare il nostro mercato del  lavoro.

Il fine è quello di identificare  una serie di obbiettivi strategici che  consentano a tutti di recuperare il senso e la percezione  della gravità della situazione.

Insieme , abbiamo deciso di dire basta  a questo nuovo accanimento razzista”, e all’interno della “primavera antirazzista”, dei quali siamo fra i primi promotori, insieme ai sindacati ed altre associazioni antirazziste, abbiamo promosso la nostra campagna chiamata, appunto “non toccare il mio amico. Lo abbiamo fatto, unitamente alla sorella francese,  con un manifesto d’intenti, un manifesto di rivendicazioni, uno strumento di denuncia  che abbiamo condiviso con il mondo della società civile, con 34 promotori: uomini e donne di cultura, spettacolo e sport: da Roberto Saviano a Oliviero Toscani (che per noi ha curato l’immagine, una provocazione fotografica, appunto, che vede il  presidente Giorgio Napolitano con la pelle scura), da Dario Fo a  Beppe Grillo, da Moni Ovadia  a Edith Bruck .

Abbiamo voluto distinguere  il problema del razzismo con quello dell’immigrazione, per non avallarne e giustificarne  ogni tipo di violenze,  presentando, alla Camera dei Deputati, in una conferenza stampa, che porta il titolo del manifesto, le nostre rivendicazioni.

Porta voci, lo scorso 17 marzo,  ne siamo stati noi di SOS Razzismo Italia, il presidente Dominique Sopo di SOS Racisme France;  Maurizio Gressi della Commissione Straordinaria per la Promozione e la Tutela dei Diritti Umani del Senato, che ha segnalato i 92 richiami internazionali da parte dell’ Onu, per le continue  violazioni riguardanti i diritti umani effettuate dal governo italiano; il Deputato Fabio Porta membro fondatore e sostenitore delle campagne di SOS Razzismo Italia che ha denunciato le nuove limitazioni, riguardanti i minori stranieri ed il diritto allo studio. Degno di nota è stato l’appassionante intervento dell’On Furio Colombo, presidente della Commissione Diritti Umani della Camera che ha posto fortemente l’accento  sul perpetrarsi quotidiano di episodi di razzismo, spesso negati,  frutti di una politica troppo restrittiva ed arretrata.

In rappresentanza delle circa 5000 adesioni  al manifesto antirazzista, raccolte sul sito www.nontoccareilmioamico.net, presenti in sala molti fra i promotori . Per questo motivo  riteniamo necessario promuovere insieme , ulteriori iniziative antirazziste e prese di posizioni, noi cittadini italiani e stranieri, noi antirazzisti, i media, i  politici. Ai politici,  oggi candidati alla presidenza delle Regioni,  abbiamo chiesto, con una lettera aperta,  di dichiarare chiaramente la loro politica solidale ed antirazzista, denunciando e prendendo le distanze dalla politica del degrado e del qualunquismo.

Una battaglia dei diritti, quella che noi promossa,  affinché le vittime di discriminazioni o di  umiliazioni a causa  del colore della pelle, della religione professatadel sesso, della provenienza,  non restino isolate.

 

Di Angela Scalzo